Il problema riguarda tutti, nessuno escluso.
Ogni tanto, chi ci amministra, se ne viene fuori con frasi tipo: “la sicurezza è migliorata…” (non serve che aggiunga un commento, vero? 😉 ), ma sempre più famiglie mi interpellano facendomi una domanda ben precisa:
Come è possibile difendersi da Furti e Rapine?!?
Magari ne hai sentito parlare anche tu, al telegiornale oppure hai letto qualcosa sulla carta stampata o in internet.
Nelle corse settimane il Censis ha diramato un po’ di statistiche relative alla criminalità, ai reati commessi, ai furti, alle rapine e alla percezione di sicurezza dei cittadini nel nostro Bel Paese.
Normalmente i numeri sono qualcosa che può essere interpretato: basta che pensi alle elezioni… il giorno dopo hanno vinto tutti! (o quasi) 🙂
In questo caso però, non c’è spazio per interpretazioni:
2013: furti denunciati 251.422
+ 126,7% ovvero 689 al giorno, uno ogni 2 minuti.
Si, hai letto bene. Quando avrai terminato di leggere l’articolo saranno stati commessi almeno un paio di furti… 🙁
Se +126,7% fosse l’aumento del PIL avremmo fatto i salti di gioia, invece si tratta di un aumento di criminalità e NON va assolutamente bene.
Analizziamo ancora altri dati provenienti dalla ricerca del Censis.
L’aumento è stato uniforme? Certamente NO. Vediamo qualche classifica in base a diversi criteri:
Milano (+229,2%), Firenze (+177,3%), Torino (172,6 %), Palermo (+128,4%), Roma (+120%), Bologna (+104%)…
Forlì-Cesena (+312,9%), Mantova (+251,3%), Udine (+250,0%), Terni (+243,7%), Bergamo (+234,3%)…
e in Veneto come siamo messi?
Ci difendiamo bene con 3 città sopra il 100% (ma anche le altre non scherzano 🙁 ):
Padova (+143%) Venezia (+120,9%) Verona (103,4%)…
ma poi, a questi criminali, cosa è successo?
2013: denunciate a piede libero 15.263 persone (+139,6% rispetto al 2004),
di cui 1.366 minori (il 9% del totale).
2013: arrestate 6.628 persone, di cui 486 minori (il 7,3% del totale).
2014: detenuti 3.530 (+131,9% rispetto al 2007).
Dopo la diffusione dei dati, il tema è “stranamente” diventato di attualità e complice il fatto che c’è una scadenza elettorale in vista che riguarderà 17 milioni di Italiani, tutti gli aspiranti candidati alle poltrone che contano sono scesi in piazza promettendo più sicurezza per tutti.
Così nei giorni scorsi sono state avanzate delle proposte per risolvere il problema aumentando le pene nei confronti di chi si dovesse macchiare di reati come il furto o la rapina.
Non è assolutamente mia intenzione giudicare l’operato di un partito o di una corrente politica, ma in generale, se aspettiamo che i politici facciano qualcosa… stiamo freschi! 🙁
Inasprire le pene, in un paese dove la giustizia è ingolfata e la certezza della pena è un concetto alle volte astratto… potrà portare ad una significativa inversione di tendenza? La risposta appare, ahimé scontata.
Come se non bastasse, dal rapporto del Censis, c’è un altro dato allarmante:
Nel 2013 sono state 3.619, con una crescita vertiginosa nel decennio (+195,4%) e un incremento del 3,7% solo nell’ultimo anno. Hai letto bene: quasi il 200% in più! Stai pensando di correre ai ripari? Ok, ma NON farlo prima di aver letto questa Guida Gratuita: Cosa fare quindi per fronteggiare la situazione e garantire a sé stessi e alla propria famiglia una maggiore sicurezza e difendersi da furti e rapine? Come i dati hanno evidenziato in maniera inequivocabile e drammatica il fenomeno è in costante aumento: nel 2014 si parla di un aumento del 6% rispetto al 2013, quindi i dati illustrati in precedenza vanno corretti in rialzo. Scendendo nella pratica ci sono due macro-categorie di interventi che possono mirare a ridurre drasticamente la possibilità di subire furti o rapine. 2) Sicurezza Attiva vediamoli ora un po’ più da vicino. La sicurezza passiva ha il compito di rendere più difficile l’accesso all’interno dell’abitazione da parte dei malintenzionati. A meno di non riuscire a creare un bunker anti-atomico, garantire l’inviolabilità della nostra casa è estremamente difficile, anche se pensiamo di trovarci in una situazione che riteniamo possa metterci al riparo da furti e rapine, come ad esempio abitare all’ultimo piano di un condominio. Gli elementi che compongono la Sicurezza Passiva quindi sono relativi alle barriere che riusciamo a costruire in corrispondenza di tutti gli elementi che permettono di accedere all’interno della nostra abitazione. Stiamo parlando di porta d’ingresso, finestre, porte finestre, portone del garage. L’argomento merita un approfondimento che tratterò in un prossimo articolo del blog. Se vuoi rimanere aggiornato quando uscirà, iscriviti alla newsletter. La sicurezza attiva ha il compito di dissuadere i ladri ad introdursi nella nostra abitazione. Il già citato rapporto del Censis dice: Al centro della sicurezza c’è il Sistema d’Allarme, l’Antifurto. Questo anche in virtù del fatto che, la maggior parte dei furti, viene commessa da stranieri come evidenziato da questi numeri. La scelta di un Antifurto per casa spesso può rivelarsi non facile vista la sempre più crescente offerta di dispositivi e proprio per questo, ho creato una Guida Gratuita per aiutarti in questa decisione: In definitiva, è possibile difendersi da furti e rapine? La risposta è SI, a patto di intervenire sulle 2 tipologie di Sicurezza. In che modo è possibile capire quale siano gli interventi più appropriati? Facendo un’analisi preliminare. Nel SAS (Sistema Antifurto Sicuro) determino l’Indice di Sicurezza e sulla base di quel parametro vengono determinate le vulnerabilità della casa e quali soluzioni sono le più appropriate. Come posso conoscere il mio Indice di Sicurezza? Contattami compilando il modulo che trovi a questo indirizzo. La Sicurezza NON è un Gioco: NON Giocare con la Sicurezza! A presto! P.S. Se sei stato derubato in casa, vuoi proteggere te, la tua famiglia e i tuoi beni dai migliaia di ladri in circolazione o hai un vecchio allarme che non funziona più e vuoi sostituirlo ma non sai quale scegliere… Prenota una consulenza gratuita con me e proteggi te, la tua casa e la tua famiglia anche dai ladri professionisti.La SITUAZIONE e le SOLUZIONI
Sicurezza Passiva
Sicurezza Attiva
Conclusioni: